Sintesi dei progetti

testo immagine in evidenzaA SEI MESI DALL’INIZIO I PROGETTI EHEALTH4ALL SI DELINEANO. CHE COSA EMERGE?

La prima osservazione è che il percorso è per tutti in salita. Infatti la prevenzione non è ad oggi centrale, (il budget delle regioni non supera, su questo tema, il 5% del totale), alcuni progetti stentano a trovare fondi, altri rischiano di estendere troppo il dominio di applicazione. Questo ci conferma che il premio ha colto nel segno, perché ha acceso i riflettori su aree innovative e poco consolidate.
La seconda osservazione riguarda le modalità di raccolta dati dagli utenti. Per dare evidenze dei benefici che nascono dall’adozione di stili di vita adeguati, sia nel caso di utenti prevalentemente sani sia in utenti con patologie da tenere sotto controllo, occorre raccogliere misure in modo continuativo. Questa può diventare un’area di criticità in caso di scarsa collaborazione dell’utente.
Tra i progetti si confrontano più approcci: quello più automatico (sensori, IoT), quello organizzativo/ istituzionale(organizzazione, regioni), quello che stimola la partecipazione via reward (gamification); c’è quindi in tutti la consapevolezza che si fa sul serio solo se ”ci si porta dietro” in modo efficace l’utente.  Passando alla tecnologia, quasi tutti i progetti prevedono di implementare APP da fruire in mobilità.
Questa è dunque la frontiera tecnologica oggi disponibile. Sullo sfondo tutte le problematiche di sicurezza e “certificazione” in senso clinico che questo scenario comporta.
Negli ultimi otto mesi di attività i progetti si focalizzeranno sulla produzione di risultati, anche eventualmente ridotti rispetto all’obiettivo originario; li aspettiamo per un prossimo check a fine gennaio.

1 – OBIETTIVO SALUTE J-SERVICE: DEVICE CON L’ASSISTENZA DEL MEDICO PER GESTIRE DIETA E FITNESS
Il progetto “Obiettivo salute” di J Service, azienda di Arborea (Oristano) mira a responsabilizzare i cittadini nella gestione di alimentazione e fitness, pur sotto il controllo del medico di famiglia (o pediatra) nelle diete o del medico sportivo in palestra. Le sperimentazioni sono due. Nella prima – “You are what you eat” – un dispositivo mobile “smart” permette ai pazienti (inizialmente i soli celiaci), di leggere i codici bidimensionali dei prodotti di un grande distributore, e di far interagire le scelte alimentari con i dati clinici contenuti in una cartella clinica “remota” predisposta con il medico. Il dispositivo dà un responso secondo un criterio
“semaforico”: verde se ciò che si vuole acquistare fa bene, giallo se è così così, rosso se è controindicato.
La sperimentazione “fitness” consente invece di sapere in tempo reale se la frequenza cardiaca e gli altri paramentri siano a posto, o se le prestazioni stiano migliorando. In palestra il dispositivo “mobile” dialoga con gli attrezzi “intelligenti” predisposti da un produttore; all’esterno dialoga con contapassi, cardiofrequenzimetri ed altri strumenti per uso “on the move”. In entrambe le situazioni il medico può leggere in tempo reale i dati e commentare comportamenti alimentari e dati di performance.

2 – TRAINING AND FOOD GAME 4 ALL: IL PROGETTO DI ASL MILANO 2
Il progetto “Training and food game 4 all” dell’ASLMI2 lancia il tema della prevenzione nella scuola secondaria di secondo grado, promuovendo l’acquisizione di stili alimentari e di vita sani per la tutela del proprio stato di benessere e la cultura del rispetto dell’ambiente. Il gioco propone strumenti innovativi ­– da applicazioni web a mezzi di comunicazione (come le radio locali cui è assegnato un punteggio più alto), social network– ormai entrati nel quotidiano dei giovani e coinvolge anche insegnanti e genitori dei partecipanti, promuovendo una condivisone generazionale delle scelte.
I gruppi sono formati da 10 studenti e 5 adulti per ogni squadra e al massimo 5 squadre per ogni scuola. Il “game” si svolge su 16 tappe e le squadre devono sceglierne e svilupparne almeno 5. Per ogni tappa va organizzato un evento su uno dei tre macrotemi: Sana alimentazione, Attività fisica, Rispetto dell’ambiente.
L’iter si completerà entro il  10 maggio e i premi, consegnati entro giugno, consisteranno in un “gruzzoletto” per la scuola della squadra vincitrice, da utilizzarsi per materiale per la palestra o percorsi di attività fisica  pomeridiana, e tre “gruzzoletti”  per le prime tre squadre che i componenti ogni gruppo potranno utilizzare per ingressi a palestre, piscine o ad un parco acquatico.

3 – LA PREVENZIONE E LA CURA DEL CITTADINO IN VIAGGIO NEL MONDO: IL CONTRIBUTO DI ASL MILANO
Il progetto “Viaggia in salute” dell’ASL Milano è una soluzione innovativa di comunicazione e promozione della salute per il cittadino che viaggia. L’azienda sanitaria non intende limitarsi alla protezione del singolo ma mira a proteggere la comunità dalla importazione di patologie pericolose. Il counseling è l’elemento centrale del servizio: dopo aver valutato itinerario, durata, scopo e modalità del soggiorno, l’utente è informato dei rischi del viaggio anche in relazione  alla suscettibilità individuale alle malattie infettive. Sono illustrate le misure di profilassi disponibili ed effettuate  le vaccinazioni indicate.
E’ stata promossa un’APP nelle versioni sia Android sia iOS con l’obiettivo di assistere il cittadino in mobilità per seguirlo nei suoi viaggi migliorando la percezione del rischio, aiutandolo ad applicare gli interventi di profilassi più appropriati, nella gestione delle patologie più frequenti e incentivando  l’adesione alle misure comportamentali e di profilassi per la prevenzione  dei principali rischi infettivi.
4 – CEFORMED: Progetto FREE per servizi di assistenza per stili di vita a rischio (bere a rischio)
Il progetto “FREE” di CEFORMED, Centro Regionale di Formazione per l’Area delle Cure Primarie della Regione Friuli Venezia Giulia scommette sulla possibilità che, attraverso un sito WEB dedicato, chi, già coinvolto nei problemi derivanti da uno stile di vita a rischio come il bere alcolici, possa essere aiutato ed assistito, sia dal Medico di Medicina Generale sia da altri operatori sanitari della comunità locale (gate-keepers). Il progetto nasce dalla consapevolezza che il medico di famiglia non è in grado, da solo, di fornire tale assistenza, ed intende creare uno Spazio Virtuale di Medicina Generale, personalizzato e controllato dai medici coinvolti, nel quale far confluire altri contributi assistenziali: informazioni multimediali e contatti con le Autorità Locali. Lo stimolo è stato dato da un’esperienza inglese che dimostra la non inferiorità di questo tipo d’intervento rispetto al face-to-face con il medico curante.
Il sito Web sarà costituito da una parte generale con informazioni e raccomandazioni sui corretti stili di vita da adottare, e da una parte riservata personale, accessibile al paziente con password fornita dal medico, con percorso individuale di correzione dello stile di vita a rischio basato sull’intervista motivazionale breve.

5 – BUONGIORNO CREG: IL PROGETTO PER PAZIENTI CRONICI DI COOPERATIVA MEDICI MILANO CENTRO
Il progetto fa parte di una sperimentazione di Regione Lombardia volta a progettare un nuovo modello di assistenza sanitaria di tipo preventivo, su misura per i pazienti cronici. La sfida è migliorare la qualità dell’assistenza ottenendo anche un risparmio economico con meno accessi ripetuti in Pronto Soccorso, cure il più possibile a domicilio, etc. Il progetto specifico, condotto da una cooperativa di medici di base, attua il modello nei confronti di circa 7000 pazienti, a Milano città. Il supporto tecnologico è costituito dal portale Buongiorno CReG, da un Centro Servizi per il telemonitoraggio e da un Call centre attivo 12 ore al giorno per 7 giorni su 7, che riceve chiamate dai pazienti e ne effettua, a sua volta, di promemoria e a verifica delle attività svolte. Dopo una fase iniziale di reclutamento e catalogazione dei pazienti, il progetto è a regime ed è ora in corso la valutazione dei benefici, sia economici sia dioutcome clinico.
Il risparmio economico c’è, pur contenuto, e sono in corso valutazioni comparative con altri progetti dello stesso tipo, in diverse zone lombarde, che sembrano produrre maggiore efficienza. Per gli outcome, si è valutato un campione abbastanza omogeneo di 840 pazienti diabetici e si osserva un miglioramento costante degli indicatori caratteristici (PA, emoglobina glicata, colesterolo, creatinina).

6 – YOUCO SESA BODY AREA NETWORK PER ANZIANI E DISABILI
La situazione economica attuale richiede soluzioni di healthcare preventiva e monitoring  low  cost accessibili e facilmente integrabili. Chi ha entrambi i genitori ammalati di Alzheimer sa il valore di poter gestire la situazione a domicilio, in ambiente protetto, sfruttando le tecnologie disruptive intorno a noi. Il progetto punta sull’uso di sensorilow cost, facilmente reperibili e integrabili con smartphone,  app server open source etc. Il progetto intende proporre una soluzione che favorisca la comunicazione tra pazienti e caregivers focalizzata alla prevenzione per evitare che la situazione vada fuori controllo. Ciò implica la creazione di un Personal Area Network, con sensori applicati che rilevano lo stato del paziente in tempo reale. Per lo sviluppo del progetto sono in corso trattative con partner sia vendors HW/SW sia Istituti medici pubblici e privati.

7 – EXPRIVIA, ECCO LA CHIAVE PER L’AUTOMONITORAGGIO DELLE CRONICITA’
Metabolink è una soluzione mobile per monitorare gli stili di vita di pazienti affetti da patologie croniche con l’adozione di modelli assistenziali innovativi che prevedono la partecipazione attiva del paziente nella gestione della propria malattia e nella raccolta di informazioni (alimenti e farmaci assunti, attività fisica praticata, parametri fisiologici) utili ai medici per la prevenzione e la correlazione tra gli stili di vita e il decorso o l’insorgenza di patologie croniche. Una APP su smartphone consente di inviare parametri relativi ad alimenti, farmaci assunti, attività fisica e di visualizzare graficamente l’andamento del proprio stile di vita, incentivandolo al miglioramento. La sperimentazione verrà effettuata presso  Casa Sollievo della Sofferenza nella Regione Puglia a seguito di protocollo di intesa in corso di definizione. Notevole il numero di Indicatori di qualità, di efficacia della soluzione ed economici con controllo dei costi.

8 – DEDALUS: ADAPT, IL FASCICOLO SANITARIO ESTESO AL SOCIALE (FSSE)
Il progetto ADAPT intende raggiungere un duplice obiettivo:
1) realizzare una infrastruttura a supporto del Fascicolo Socio Sanitario Elettronico (FSSE) integrando gli attuali sistemi di FSE con una base informativa a carattere sociale e con meccanismi di business process management in grado di garantire una gestione puntuale, informata ed efficiente di processi socio assistenziali integrati;
2) realizzare modelli di edilizia sociale per soluzioni residenziali a vantaggio di categorie di cittadini parzialmente o totalmente non autosufficienti, cui offrire contesti territoriali ed abitativi ad alta accessibilità ed in ambienti tecnologicamente evoluti dedicati a inclusione, assistenza e riabilitazione.
Il progetto mette a disposizione dei decision maker strumenti per valutare percorsi socio-assistenziali basati sulle reali esigenze dei cittadini e su termini di appropriatezza sempre più oggettivi.

9 – Don Gnocchi – Prevenzione disabilità anziano
Il progetto si propone di realizzare  un’innovazione integrata, dal punto di vista informatico ma anche di processo, basata su scale cliniche di valutazione delle performance clinico-funzionali-motorie dell’anziano e anche di aspetti legati alla salute (alimentazione, stato cognitivo e stato emotivo).
Lo scopo della valutazione clinico-funzionale è definire iniziative di prevenzione primaria e secondaria, garantendo una copertura dell’intero percorso socio-assistenziale dell’anziano su un’unica piattaforma informatica (Piattaforma Integrata Sanitaria e Assistenziale – P.I.S.A.).
Il progetto sarà implementato in prima istanza all’Istituto Palazzolo di Milano e coinvolgerà circa 300 anziani autonomi e con buone riserve funzionali.

10 – Mauriziano: Progetto TeleMedIBD
Le malattie infiammatorie croniche intestinali (IBD) sono patologie a decorso non fatale, caratterizzate da fasi alternanti di riaccensione e remissione, con potenziali complicanze anche gravemente invalidanti, che interessano soprattutto fasce di soggetti in età giovanile.
L’utilizzo di risorse di telemedicina si applica bene a malattie con tale decorso e con necessità di diversi livelli assistenziali (cure ambulatoriali, approfondimenti diagnostici, ospedalizzazione), e il tempestivo riconoscimento della variazione dell’attività potrebbe permettere interventi più mirati, massimizzando l’efficienza delle cure e concentrando i livelli assistenziali sui pazienti che ne hanno maggiore necessità.
Il progetto prevede la creazione di un’infrastruttura telematica, interfacciata con un device (LabBox) in grado di effettuare una serie di indagini laboratoristiche necessarie ad obiettivare i livelli di infiammazione per supportare le decisioni terapeutiche e l’attribuzione allo specifico livello di cura. Il progetto prevede l’interazione tra AO Ordine Mauriziano di Torino, Fondazione per la diagnosi e la cura delle malattie infiammatorie croniche intestinali Onlus (Fondazione IBD Onlus) e Politecnico di Torino.