Innovazione ed eterogeneità  nei 10 progetti “made in Italy” di eHealth4all

Tre progetti di prevenzione dedicati ai pazienti cronici di ogni età , tre dedicati ad anziani, disabili istituzionalizzati e loro familiari, due per adolescenti e giovani, uno per i viaggiatori e uno per una sottopopolazione borderline di “bevitori a rischio”: sono eterogenei i dieci progetti candidati alla vittoria al 1° concorso eHealth4all, promosso da ClubTi Milano ed Expo 2015. APPs, portali, strumenti di gaming, personal area network dal punto di vista delle tecnologie.
I lavori sono stati presentati venerdì 11 aprile all’Auditorium Assolombarda di fronte a una platea gremita di addetti ai lavori, da concorrenti giunti da tutta Italia, e di varia estrazione: aziende sanitarie ed ospedaliere, sindacati medici, imprese informatiche, consorzi. Cinque progetti sono orientati alla prevenzione primaria, aiutano a mantenere stili di vita sani o ad evitare in tempo patologie; altri cinque sono disegnati intorno a chi intende evitare aggravamenti di patologie o insorgenza di nuove o cadute/eventi traumatici.
Il mezzo non è solo il pc, ma anzi la totalità  dei progetti indirizzati a cittadini di tutte le età  usa dispositivi “mobile”. Sono presenti progetti che utilizzano applicazioni di “serious games” con le quali il paziente o il cittadino sano aderiscono a percorsi rispettivamente di cura e prevenzione per l’aderenza ai quali totalizzano dei punteggi “sfidandosi”e concorrendo in questo modo tra loro per mantenersi più sani.

I dieci progetti, provenienti da operatori di tutta Italia, saranno monitorati per un anno per verificare se e quanto aderiscono ai criteri (ampiezza di bacino d’utenza, efficacia, riproducibilità , misurabilità ed autorevolezza) con i quali sono stati selezionati. I monitoraggi del comitato scientifico avverranno a settembre 2014 e gennaio 2015, e i primi tre lavori selezionati saranno premiati l’anno prossimo a Expo 2015.
Questa manifestazione – riassume Ornella Fouillouze Responsabile Sanità  di ClubTi Milano – può dare un impulso a noi informatici affinchè nei prossimi anni studiamo soluzioni sempre più adattate alla tipologia di paziente, privilegiandone la semplicità  d’uso».