Premio Ehealth4all, otto progetti italiani per prevenire i disagi dei cittadini in cerca di cure

Chi fa prevenzione sulla dieta, chi aiuta gli anziani fragili a tornare a casa o a prevenire cadute, chi offre sollievo ai malati oncologici, chi orienta gli stranieri nei servizi sanitari italiani, chi aiuta a tagliare le code o ad evitare spostamenti: sono rimasti in otto, tutti in prospettiva di forte utilità per le categorie svantaggiate, i candidati in lizza per la seconda edizione del Premio eHealth4all.

Il concorso organizzato da ClubTi Milano e CDTI Roma valuta i migliori dispositivi e applicazioni informatici frutto di imprese, atenei, enti di ricerca pubblici e privati del nostro paese e rivolti alla prevenzione primaria e secondaria. Nel secondo check di fine gennaio avvenuto a Vimercate alla sede Cisco, otto progetti sui dieci selezionati hanno dimostrato di essere più o meno “a piano” rispetto alle previsioni del check di settembre scorso. E hanno confermato di indirizzarsi alle fasce più svantaggiate per motivi di età, patologia, vulnerabilità sociale (anche solo di distanza da luoghi di cura), lingua: in linea con i target fissati da questa edizione, più mirati verso i “deboli”, in anni di forte immigrazione e in contemporanea con il Giubileo che ha fatto da sfondo all’avvio tutto “romano” della manifestazione. Mercoledì 24 maggio avverrà la selezione finale dove il Comitato scientifico composto da informatici, economisti, medici ed esperti di comunicazione sceglierà i finalisti. L’evento premiazione, con la presenza di politici nazionali e autorità regionali, avverrà a metà giugno a Milano, metropoli che già in occasione dell’Expo aveva ospitato nel 2015 la consegna dei premi della prima edizione, più profilata sul rapporto tra e-health e nutrizione e prevenzione primaria.

Ecco in ordine alfabetico gli otto progetti selezionati e, in breve, di cosa si occupano:

Badaplus, dell’omonima azienda padovana, si rivolge ad anziani parzialmente autosufficienti o disabili parziali assistiti a casa da un familiare o da un badante. Grazie a un dispositivo mobile, il caregiver vede aggiornare i propri compiti in agenda, sceglie eventuali attività, le monitora. Si può lanciare un SOS alert per le situazioni di emergenza.

Benessere mamma, di Università Cattolica favorisce il dialogo con operatore ed ostetrica in corso di gravidanza e offre un training a distanza di 4 settimane per 20 esercizi pre-parto con un diario da tenere su smartphone.

Buonapp@it (leggasi Buonappetit) di Apes Segrate promuove nelle colonie per studenti di elementari e medie inferiori l’uso di cibi sani fornendo consigli a educatori e vivandieri con due apps, Cambusa Critica per gestire bene le materie prime e Menù Creattivi più impostata sulla dieta

Con il seno di poi si rivolge a donne operate di tumore al seno e trattate con farmaci chemioterapici alopecizzanti. Obiettivo: ridurre lo stress della malattia attraverso esperienze di training con psicologo e di favorire l’aderenza ai protocolli di terapia.

Infostranieri di Asl Milano di Ats Milano è un’app in dieci lingue (inclusi albanese arabo cinese urdu romeno e russo) che offre informazioni sia per sbrigare le pratiche per il permesso di soggiorno e l’iscrizione al medico di famiglia sia per l’adesione ai programmi vaccinali

Il parere medico della start-up Ultraspecialisti, favorisce l’approdo sia alla prima diagnosi sia alla second opinion per pazienti oncologici che devono affidarsi a interventi complicati, evitando ove possibile l’emigrazione in altre regioni

Korwin di Winmedical consente ad autosufficienti parziali ricoverati in Rsa di prevenire cadute, esiti di morti improvvise  grazie ad una piattaforma per Ipad collegata con gli ospedali e capace di raggiungere team di medici ed infermieri

Mypoli prenota visite ed esami dal sito della Fondazione Poliambulanza di Brescia gestendo le disponibilità con un software che opera in base a età e patologia

Non vedremo invece più i due progetti Game Me, braccialetto per sorvegliare a distanza i giocatori d’azzardo per intervenire nel caso di crisi compulsive, battiti cardiaci alla mano, e Alphacare app per la trasmissione di parametri in tempo reale che mira a deospedalizzare anziani fragili ed assisterli a casa. Entrambe non hanno raggiunto i livelli di avanzamento richiesti. Figurano tra i finalisti i tre progetti sottoposti a tutoring: Buonapp@it, Il Parere medico eMypoli. La prima selezione ha verificato come la maggioranza dei progetti sia profilata per apparecchi mobile, smartphone e tablet. I players italiani, è stato rilevato nella prima fase, fanno fatica nel definire accordi con partner economici, nell’acquisire apparecchi per le rilevazioni, nel mettere a punto sistemi di controllo. Per valorizzare la produzione e-health dei concorrenti, gli ideatori del Premio dal 2013 inseriscono nel sito del concorso www.ehealth4all.it tutti i materiali prodotti dai candidati: trasparenza al servizio dell’eccellenza.